JIA RUSKAJA
Dicembre 11, 2024JIA RUSKAJA Il corpo e l’anima – attualità di un mito
a cura di
Lorenzo Tozzi
coordinamento scientifico
Chiara Zoppolato
Gianluca Bocchino
13 dicembre 2024 – 31 gennaio 2025
Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia
Ninfeo – Sala dello Zodiaco
Piazzale di Villa Giulia, 9 – Roma
“La danza è l’essenza di tutte le impressioni suscettibili
di far vibrare l’animo umano.”
(Jia Ruskaja)
La Fondazione dell’Accademia Nazionale di Danza in collaborazione con il Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia di Roma, con il sostegno e il patrocinio della Presidenza della Commissione Cultura della Camera dei Deputati, la partecipazione della Fondazione Ludovico degli Uberti, è lieta di annunciare l’apertura della mostra fotografica JIA RUSKAJA Il corpo e l’anima – attualità di un mito, a cura di Lorenzo Tozzi, con il coordinamento scientifico di Chiara Zoppolato e Gianluca Bocchino. Un’esposizione straordinaria dedicata alle fotografie storiche della celebre danzatrice, coreografa e fondatrice dell’Accademia Nazionale di Danza. Per la prima volta, questi preziosi scatti, custoditi presso l’Archivio Storico della Fondazione dell’Accademia Nazionale di Danza, saranno accessibili al pubblico, offrendo un viaggio unico nella vita e nell’arte di una figura che ha segnato la storia della danza italiana e internazionale.
Un connubio unico tra arte e storia
La mostra, visitabile dal 13 dicembre 2024 al 31 gennaio 2025, rappresenta un’occasione unica per scoprire il lato intimo e visionario di Jia Ruskaja. Attraverso una selezione di circa trenta fotografie d’epoca accuratamente selezionate, i visitatori potranno immergersi nel fervore artistico e culturale del Novecento, in cui la figura di Ruskaja si distingue per il suo innovativo approccio alla danza e il suo impegno nella valorizzazione del corpo come strumento di espressione artistica e spirituale.
Il Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia, luogo simbolo della cultura antica e della ricerca archeologica, offre un suggestivo palcoscenico per questa esposizione, creando un dialogo tra il patrimonio storico e l’arte contemporanea della danza, nella sua suggestiva Sala dello Zodiaco del Ninfeo, con gli affreschi della volta dedicati ai segni zodiacali e al volgere delle stagioni.
La mostra: un percorso tra arte e memoria
L’esposizione si sviluppa attraverso diverse sezioni tematiche:
- Le origini di Jia Ruskaja, con scatti che rivelano i suoi primi anni di formazione e la nascita del suo stile unico, in particolare quelli di Anton Giulio Bragaglia degli anni 1920-23, autografate dall’autore;
- La danza e l’anima, una raccolta di immagini che esplorano il legame tra la sua filosofia artistica e la sua pratica coreografica;
- La visione femminile, con fotografie che celebrano il ruolo della donna nell’arte e nella società, un tema caro a Ruskaja, con i ritratti glamour di Ghitta Carell del 1938, autografate dall’autrice.
A corollario l’esposizione due abiti di scena degli anni Trenta del Novecento utilizzati da Ruskaja per le sue coreografie, così da offrire un quadro completo e coinvolgente della sua eredità culturale.
La mostra è l’ultimo evento della programmazione 2024 della Fondazione dell’Accademia Nazionale di Danza nell’ambito del settore Promozione danza ricambio generazionale del Fondo Unico dello Spettacolo – Ministero della Cultura, che ha come tema l’Innovazione. Esso sviluppa i due precedenti percorsi Storia e Bellezza, realizzati nel 2022 e nel 2023. L’esperienza dei saperi indagati durante il primo e il secondo anno, hanno reso possibile la diffusione della poetica ruskajana tramite una rete di collaborazioni nazionali con diverse scuole di danza ed istituti interessati. Ciò ha permesso di aumentare la consapevolezza sull’importanza della danza libera del Novecento italiano, rafforzando ed ampliando il coinvolgimento e la partecipazione dei danzatori/coreografi dei territori coinvolti.
Innovazione e nuovi modelli ruskajani
A rendere innovativo l’allestimento – che è interamente progettato e curato da Cornelia Bujin – è la partecipazione di tre artiste italiane, Annalisa Cervone, Clarissa Lapolla e Simona Gasperini, le quali rielaborano secondo una personale visione estetica e poetica le immagini ruskajane. I lavori proposti – appositamente commissionati per l’occasione – declinano le pose della tartara danzante con scatti in doppia esposizione, in movimento e in forma di collage. In questo modo nasce un dialogo attivo tra le immagini del passato e quelle del presente, in un confronto che crea innovazione/rivolgimenti/tumulti tra due mondi apparentemente lontani, ma legati tra loro da Ruskaja stessa. Comunicare con la fotografia significa raccontare e descrivere il contesto socio-antropologico di una determinata epoca: la foto rappresenta il perpetuo modificarsi di tendenze, costumi, e modi di essere, segnando perfettamente la storia e la memoria dell’uomo. Ruskaja è considerata diva e icona glamour della danza libera italiana, in grado di celebrare il mito della classicità i cui codici e valori estetici si ritrovano nella sua poetica. Pertanto è stata presa a modello per rievocare un periodo di grande fermento artistico, ma nello stesso tempo è l’immagine che si fa futuro.
Inaugurazione
L’inaugurazione, prevista per il 13 dicembre alle ore 18.00, vedrà la performance in site specific di Erica Modotti (danzatrice e coreografa) e Valentina Moriggi (violinista) che evocheranno in una chiave del tutto contemporanea ed improvvisativa l’arte coreutica ruskajana al fine di rendere omaggio all’arte coreutica di Jia Ruskaja.
LE ARTISTE
Annalisa Cervone, fotografa e antropologa visiva e semiotica dell’immagine. Da più di un decennio si serve della fotografia per creare un linguaggio visivo alternativo alle narrazioni iconiche dominanti. Ha esposto in Italia e all’estero. Insegna filosofia e storia nei licei.
Simona Gasperini, pittrice e artista poliedrica nel campo del collage e mix media. Incontra l’arte da piccolissima come risposta ad una urgenza espressiva molto forte. Ricordi vividi di figure ritagliate, incollaggi, fantasiose sperimentazioni, di curiosità inesauribile. Ha esposto in numerose mostre personali e collettive affiancando alla produzione l’attività di operatrice artistica, organizzando corsi e laboratori creativi presso associazioni culturali, scuole, onlus ed imprese sociali.
L’artista ci offre fluttuazioni realistico-fantastiche ricorrendo alla tecnica del collage – recuperato dalle sperimentazioni dell’infanzia – e qui utilizzato non in chiave paratattica ma come assemblaggio per la costruzione e la sintesi di una storia.
Clarissa Lapolla, è fotografa di scena e videomaker specializzata nel settore teatrale. Dopo aver completato i suoi studi in fotografia di scena presso l’Accademia del Teatro alla Scala di Milano, decide di riportare la sua esperienza e competenza nella sua città natale, Bari. Dal 2014 avvia una brillante carriera professionale che la porta a collaborare con importanti Istituzioni culturali sia in Italia che all’estero. Attualmente collabora con la Fondazione Teatro Petruzzelli, il Festival della Valle d’Itria e la Camerata Musicale Barese, realtà che insieme a molte altre, hanno scelto il suo sguardo per raccontarsi. Il suo portfolio include collaborazioni con il Teatro Stabile di Torino, il Great Friends Dance Festival di Newport (USA), il TanzArt Ostwest Festival di Giessen (Germania), il Premio Roma Danza, tra molti altri. La sua arte ha varcato i confini nazionali, evidenziandosi anche in produzioni internazionali.
Erica Modotti, danzatrice e coreografa. Formatasi alla scuola di danza Ceron di Udine, dove ha studiato danza classica e moderna, perfeziona la sua formazione coreutica a Milano in concomitanza con il percorso universitario al Politecnico in Design degli Interni concluso con il massimo dei voti. Nel 2023 si diploma con il massimo dei voti e la lode in Didattica Danza Contemporanea presso l’Accademia Nazionale di Danza a Roma. Consegue diplomi per approfondire l’insegnamento della danza moderna, sbarra a terra, acrofloorwork e un percorso di studi biennale per l’insegnamento della danza classica. Si è esibita come danzatrice e coreografa in manifestazioni nazionali ed internazionali. Insegna danza moderna e contemporanea in Italia e all’estero.
Valentina Moriggi, violinista. Consegue il diploma di violino al Conservatorio Santa Cecilia a Roma. La sua esperienza musicale è arricchita da numerosi concerti in orchestra e in gruppi da camera, in Italia e all’Estero. Partecipa a manifestazioni di fama internazionale come il Festival di Ravello o il Festival dei Due Mondi a Spoleto e si esibisce in formazione orchestrale sotto la direzione di Donato Renzetti, Lior Shambadal e Antonio Pappano. Oggi è concertino dei primi violini dell’Orchestra Europa InCanto con la quale collabora dal 2018 prendendo parte a stagioni sinfoniche e operistiche in Italia e all’Estero nei più prestigiosi teatri come il Teatro San Carlo a Napoli, il Teatro Argentina a Roma, il Teatro La Pergola a Firenze, etc. Attualmente è anche spalla dei Secondi Violini dell’Orchestra Domenico Mazzocchi, e secondo violino dell’Ensamble Apollon. Membro del Cluster Ensamble di musica contemporanea con il quale si esibisce in numerosi Festival e istituzioni come il Civita Festival e l’Accademia Chigiana.
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TEORIA E TECNICA DELL’ORCHESTICA
Novembre 14, 2024NUOVI PASSI VERSO LA CONTEMPORANEITÁ
Teatro “Ronconi” – Gubbio
21-23 novembre 2024
WORKSHOP – lezioni teoriche e laboratorio di danza
Progetto rivolto in forma di borsa di studio a giovani danzatori che desiderino cimentarsi nella
conoscenza dello stile e della poetica di Jia Ruskaja, pioniera della Danza Libera italiana e
fondatrice dell’Accademia Nazionale di Danza, attraverso due giornate dedicate all’improvvisazione
e rielaborazione in forma contemporanea dell’Orchestica ruskajana. La restituzione del lavoro
svolto sarà presentata presso il Teatro Comunale “Luca Ronconi” di Gubbio.
Progetto ideato e organizzato dalla Fondazione dell’Accademia Nazionale di Danza per il progetto
2024 “Innovazione” dedicato a Jia Ruskaja nell’ambito del settore “Promozione danza ricambio
generazionale” del Fondo Unico dello Spettacolo – Ministero della Cultura.
In collaborazione con GubbioDanz’WeekCompetition24.
OBIETTIVI DEL PROGETTO E FINALITÀ
Il workshop promuove la danza ed il ricambio generazionale valorizzando e diffondendo la
conoscenza tecnica, storica, artistica, filologica dell’Orchestica, tecnica creata da Jia Ruskaja,
fondatrice dell’Accademia Nazionale di Danza. Tale disciplina è un bene artistico culturale
immateriale che si inserisce nel patrimonio coreutico italiano, oggi, purtroppo, del tutto dimenticata.
L’Orchestica sarà analizzata e ricostruita secondo un linguaggio che guarda al passato ma ristudiato
in un’ottica contemporanea.
L’ORCHESTICA
L’Orchestica è quell’insegnamento nato negli anni Trenta del Novecento dalle ricerche personali di
Jia Ruskaja, che le ha permesso di creare una poetica coreutica ispirata all’antica Grecia: un mondo
ellenico immaginario ricostruito e rielaborato. L’Orchestica esprime emozioni attraverso il
gesto/movimento che si fa danza, con questo intento teorico Ruskaja crea una vera e propria
disciplina che introdurrà ben presto nelle sue Scuole. La disciplina propugnava semplicità,
naturalezza e un senso profondo e intenso del movimento, evocando la comunione tra le arti.
L’Orchestica è stata utilizzata e praticata fino agli inizi degli anni Settanta del Novecento, dopo la
morte di Ruskaja è del tutto scomparsa. Attraverso i documenti d’archivio e il materiale video a
disposizione è stato possibile realizzare una ricerca teorica al fine di ricostruire questa metodologia
cosi da rigenerarla attraverso questo workshop, che comprende lezioni teoriche laboratoriali.
WORKSHOP: DALLA PROGETTAZIONE ALL’AZIONE
Il workshop è costruito attraverso un sapere artistico fondato sulla ricerca storica e la memoria. Gli
studenti e/o giovani artisti coinvolti lavoreranno sulle ricerche coreutiche di Ruskaja. Alle lezioni
teoriche dedicate all’analisi metodologica del fenomeno coreutico creato da Ruskaja, si passerà poi
ad attività laboratoriali pratiche, durante le quali i partecipanti impareranno alcune delle ‘pose’
dell’orchestica attraverso gli esempi portati dalle docenti, ma anche sulle immagini e sui video a
disposizione. Il laboratorio sarà strutturato secondo una metodologia learning by doing in maniera
innovativa, ma soprattutto agile e flessibile. Pertanto, lo studio teorico avrà un riscontro pratico così
da imparare attraverso l’azione; l’apprendimento riguarderà prima di tutto contenuti culturali,
attitudini di un’epoca passata rinnovati con le capacità delle innovazioni del presente ad esse
connesse, in particolare l’improvvisazione sarà l’elemento inedito che garantirà una visione
‘altra’ del mondo ruskajano. In questo modo l’Orchestica sarà rielaborata dagli stessi partecipanti,
mettendo in campo le loro abilità e capacità personali, cosi da dare vita a nuove composizioni
contemporanee. Tale esperienza sarà utile a sviluppare individui consapevoli e non semplici
“ripetitori” di un ritrovato stile coreutico.
UTENZA COINVOLTA
Danzatori e aspiranti coreografi con competenze di danza di livello intermedio/avanzato.
MODALITÀ DI PARTECIPAZIONE
Per partecipare è necessario iscriversi entro il 15/11/24 inviando una mail a info@fondazioneand.it
allegando curriculum vitae. Per ulteriori informazioni chiamare: +39 3401480659
Si ricorda che allo spettacolo finale saranno scelti i danzatori ritenuti idonei dallo staff FAND.
Si consiglia di portare per la restituzione finale un capo di abbigliamento consistente in pantalone e
maglietta/body di colore grigio in tutte le possibili tonalità.
Saranno ammessi un massimo di 25/30 danzatori.
STRUTTURA DEL WORKSHOP
Il Workshop è suddiviso in due incontri da quattro ore cadauno.
Primo incontro
Teoria (1h):
- 1. Introduzione storica su Jia Ruskaja;
- 2. Nascita dell’Orchestica;
- 3. Metodologia dell’Orchestica;
- 4. Fotografie e video sull’Orchestica.
Laboratorio (3h):
- 1. Riscaldamento con elementi di Orchestica;
- 2. Pose fondamentali dell’Orchestica;
- 3. Assimilazione delle pose attraverso esercizi
- 4. Individuali e di gruppo;
- 5. Spunti ed elaborazioni personali cellule coreografiche.
Secondo incontro
Laboratorio (4h):
- 1. Riscaldamento con elementi di Orchestica;
- 2. Improvvisazione e Orchestica;
- 3. Interpretazione di una cellula coreografica secondo la rielaborazione dell’Orchestica del docente;
- 4. Coreografia di gruppo.
METODOLOGIA
FONDAZIONE
DELL’ ACCADEMIA
La metodologia utilizzata fa riferimento alle ricerche storiche condotte sull’Orchestica ruskajana applicate alla contemporaneità attraverso un linguaggio improvvisativo.
Il workshop è stato costruito sotto l’egida della Presidente della Fondazione dell’Accademia Nazionale di Danza, prof.ssa Chiara Zoppolato, ex-allieva e danzatrice di Jia Ruskaja, la quale ha supervisionato l’intero progetto.
RISULTATI ATTESI
- incentivare la capacità di osservazione e analisi di differenti linguaggi di danza;
- interrogarsi sull’evoluzione delle modalità d’espressione e di comunicazione corporea;
- conoscere e riconoscere il valore del patrimonio coreutico italiano;
- allenare la capacità di comporre cellule coreografiche partendo do elementi dati.
COSTI
Il workshop è finanziato dalla FAND in forma di borsa di studio; ai partecipanti verrò rilasciato un
attestato di partecipazione.
DOCENTI COREOGRAFE
Maria Cecere
Erica Modotti
SUPERVIZIONE TECNICA
Chiara Zoppolato
DIREZIONE ARTISTICA
Gianluca Bocchino
Art Nights Music&Dance
Aprile 8, 2024VAN GOGH EXPERIENCE
Performance dal vivo all’interno dell’area immersiva
della mostra VAN GOGH Experience
con danza, musica, teatro,
quattro giorni di arte visiva e performativa.
11, 18 aprile – 09, 16 maggio 2024
ore 20.30 e 21.45 (due performance al giorno)
Next Museum
Corso d’Italia 37/d – Roma
“Così il pennello sta alle mie dita come l’archetto al violino
e assolutamente per mio piacere.”
(Vincent Van Gogh)
La Fondazione dell’Accademia Nazionale di Danza in collaborazione con Next Museum di Roma, ha programmato quattro eventi dedicati alle arti performative all’interno della Mostra VAN GOGH Experience.
Le performance rientrano nei progetti della Fondazione legati alla promozione e ricambio generazionale della danza e delle arti performative (musica, teatro, circo).
All’interno dell’imponente area immersiva della mostra dedicata a van Gogh dove pareti, pavimento e ogni elemento strutturale della location svaniscono per sciogliersi in un abbraccio artistico, l’arte è proposta a 360 gradi: un viaggio a tinte scure ricco di pathos e drammaticità – a narrare il tormento e gli stati d’animo dell’artista – nei luoghi da lui visitati dove ha vissuto e lavorato, dalla città dell’Aja a Londra, da Amsterdam a Bruxelles, da Anversa a Parigi e infine ad Arles in Provenza.
Le opere riprodotte con la tecnica del mapping sono le più iconiche di Van Gogh e vanno da La notte stellata ai Girasoli, dalla Notte stellata sul Rodano all’Autoritratto, da I mangiatori di patate a Campo di grano con corvi, e infine la sua Camera da letto ad Arles, uno dei capolavori più conosciuti, dove i creatori di Next Exhibition immaginano che si sia scatenata la sua follia.
Proprio nella sala immersiva il pubblico potrà godere degli appuntamenti “ARTIST NIGHTS Music & Dance”. Aperture speciali serali con incluso nel biglietto della mostra l’intrattenimento di musica e danza. Le performance ideate da Gianluca Bocchino, direttore artistico della Fondazione, vedono coinvolti tre danzatori, un attore e cinque musicisti. Lorenzo Aprà, Fabio Caputo, Nicolò Mandrelli, giovani danzatori contemporanei, già laureandi presso l’Accademia Nazionale di Danza ma professionisti nel settore, lavoreranno sul movimento improvvisato in sinergia con i musicisti dell’Orchestra Giovanile “Fontane di Roma”, Francesca Valentini (clarinetto), Greta Michieletto (violoncello), Virginia Vigneri (arpa), Eleonora De Stefano (violino), Simone Ruggero (violoncello), e con l’intervento dell’attore Francesco Butteri.
Il calendario:
– Giovedì 11 aprile: CAMPI DI GRANO con performance attoriale con accompagnamento di clarinetto. La sonorità ricercata dell’oboe conduce l’osservatore nella mente di Van Gogh quando scrive al fratello Teo: “sono immense distese di grano sotto cieli tormentati. E non ho avuto difficoltà per cercare di esprimere la tristezza, l’estrema solitudine”. L’attore Francesco Butteri alterna alle musiche di Bach e Morricone eseguite dalla clarinettisca Francesca Valentini, la lettura delle lettere del pittore.
– Giovedì 18 aprile: LA NOTTE con performance di danza di Lorenzo Aprà e il violoncello solo di Greta Michieletto.
La Notte Stellata di Van Gogh è il tema cardine dell’esibizione ove il danzatore viene cullato dall’onirica sonorità del violoncello che lo accompagna nel mondo dei ricordi dell’artista. Con le musiche di Paganini e Mozart.
– Giovedì 9 maggio: MANDORLI IN FIORE con performance di danza di Fabio Caputo e l’arpa di Virginia Vigneri con le musiche di Debussy, Salzedo e Sain-Saens. Il bianco dei petali del fiore è l’elemento cardine che muove il danzatore nel cielo blu turchese dei giorni felici di Van Gogh. L’arpa, strumento romantico per eccellenza, scandisce il battito del cuore dell’artista.
– Giovedì 16 maggio: GIRASOLI con performance del duo d’archi Eleonora De Stefano (violino), Simone Ruggero (violoncello) e del danzatore Nicolò Mandrelli. Il giallo olimpico dei girasoli di Van Gogh porta il pubblico nelle pagine dei compositori Glière e Beethoven, che hanno cercato di dipingere i colori della natura attraverso la musica.
Per le ARTIST NIGHTS la mostra rimane aperta dalle ore 19.30 alle ore 22.30 con ultimo ingresso alle ore 21.30. La performance artistica, della durata di circa trenta minuti, viene realizzata all’interno della sala immersiva in mostra con due ripetizioni: alle ore 20.30 e alle ore 21.45 circa.
NEXT MUSEUM
La location format dove la cultura gioca con la tecnologia, continua ad emozionare il pubblico romano, con affluenza costante, soprattutto durante il fine settimana.
Oltre 40.000 persone hanno già visitato l’esposizione che, proprio per le numerose richieste, prosegue fino a inizio settembre, con tante nuove iniziative.
In primis viene reintrodotta in forma stabile, l’offerta speciale per le famiglie che aveva riscosso molto successo nel periodo natalizio.
Il family pack è acquistabile decidendo ora e giorno di visita della mostra e comprende quattro biglietti, per un massimo di tre adulti. Le formule possibili sono: un adulto e tre bambini, due adulti e due bambini, tre adulti e un bambino. La promozione non è cumulabile con altre al momento in corso. Il costo rimane invariato, sia in settimana che nel week-end: 44 euro più prevendita, ossia 11 euro per ciascun biglietto + 1,70 euro di prevendita a biglietto se acquistato on-line oppure + 0,50 centesimi a biglietto se acquistato al botteghino.
I CONTENUTI DELLA MOSTRA
Il percorso della mostra è composto da cinque aree principali.
Si inizia con la conoscenza della vita di Van Gogh, con la sua timeline, in un vero e proprio percorso luminoso, grazie alla presenza dei light boxes, ideali per apprendere, ma anche per bellissime foto ricordo. Per far comprendere al pubblico i fatti più salienti che hanno condizionato la sua vita e la sua arte.
A seguire l’imponente area immersiva dove pareti, pavimento e ogni elemento strutturale della location svaniscono per sciogliersi in un abbraccio artistico, l’arte a 360 gradi: un viaggio a tinte scure ricco di pathos e drammaticità – a narrare il tormento e gli stati d’animo dell’artista – nei luoghi da lui visitati dove ha vissuto e lavorato, dalla città dell’Aja a Londra, da Amsterdam a Bruxelles, da Anversa a Parigi e infine ad Arles in Provenza. Le opere riprodotte con la tecnica del mapping sono le più iconiche di Van Gogh e vanno da La notte stellata ai Girasoli, dalla Notte stellata sul Rodano all’Autoritratto, da I mangiatori di patate a Campo di grano con corvi, e infine la sua Camera da letto ad Arles, uno dei capolavori più conosciuti, dove i creatori di Next Exhibition immaginano che si sia scatenata la sua follia.
Il video viene proposto in loop ed è possibile visionarlo più volte, da diversi punti di vista: in piedi o seduti, col pubblico che diventa parte integrante del quadro scenico. L’osservatore diventa infatti protagonista dell’opera, ampliando i sensi verso onde di immagini e suoni, grazie anche ai brani di musica classica – da Mozart a Chopin, da Verdi a Bach, da Strauss a Beethoven e Schubert – per esaltare ancora di più l’emotività del viaggio.
Dopo la discesa negli inferi dell’anima di Van Gogh, nel blu profondo de La notte stellata, la risalita verso la luce, verso i colori e quel giallo vivo tanto amato nelle tele dell’artista. Presenti in mostra tre scenari, ideali come selfie opportunities per il pubblico: il campo di grano, i girasoli e la camera di Van Gogh.
Presenti in mostra tre scenari, ideali come selfie opportunities per il pubblico: il campo di grano, i girasoli e la camera di Van Gogh.
In antitesi con quanto accade di consuetudine nei musei, l’organizzazione invita il pubblico a fotografare e a condividere la propria esperienza in mostra sui social, utilizzando i canali ufficiali: www.facebook.com/nextmuseum e www.instagram.com/next.museum
Fiore all’occhiello della mostra la sezione virtual reality (facoltativa e con biglietto accessorio) che consente, una volta indossato l’oculus – ovvero il visore per la realtà virtuale di ultima generazione – di vedere con gli occhi di Van Gogh, intento ad osservare il mondo e a trarre ispirazione dai paesaggi a lui più famigliari per le sue opere.
Accanto alla sezione VR l’area didattica che accoglie i più piccoli insegnando la tecnica illustrativa di Van Gogh.
www.nextmuseum.net/art-nights-musicdance/
![](https://www.fondazioneand.it/wp-content/uploads/2024/04/locandina-SERATE-SPECIALI-Van-Gogh-ROMA-724x1024.jpg)