JIA RUSKAJA
Dicembre 11, 2024JIA RUSKAJA Il corpo e l’anima – attualità di un mito
a cura di
Lorenzo Tozzi
coordinamento scientifico
Chiara Zoppolato
Gianluca Bocchino
13 dicembre 2024 – 31 gennaio 2025
Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia
Ninfeo – Sala dello Zodiaco
Piazzale di Villa Giulia, 9 – Roma
“La danza è l’essenza di tutte le impressioni suscettibili
di far vibrare l’animo umano.”
(Jia Ruskaja)
La Fondazione dell’Accademia Nazionale di Danza in collaborazione con il Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia di Roma, con il sostegno e il patrocinio della Presidenza della Commissione Cultura della Camera dei Deputati, la partecipazione della Fondazione Ludovico degli Uberti, è lieta di annunciare l’apertura della mostra fotografica JIA RUSKAJA Il corpo e l’anima – attualità di un mito, a cura di Lorenzo Tozzi, con il coordinamento scientifico di Chiara Zoppolato e Gianluca Bocchino. Un’esposizione straordinaria dedicata alle fotografie storiche della celebre danzatrice, coreografa e fondatrice dell’Accademia Nazionale di Danza. Per la prima volta, questi preziosi scatti, custoditi presso l’Archivio Storico della Fondazione dell’Accademia Nazionale di Danza, saranno accessibili al pubblico, offrendo un viaggio unico nella vita e nell’arte di una figura che ha segnato la storia della danza italiana e internazionale.
Un connubio unico tra arte e storia
La mostra, visitabile dal 13 dicembre 2024 al 31 gennaio 2025, rappresenta un’occasione unica per scoprire il lato intimo e visionario di Jia Ruskaja. Attraverso una selezione di circa trenta fotografie d’epoca accuratamente selezionate, i visitatori potranno immergersi nel fervore artistico e culturale del Novecento, in cui la figura di Ruskaja si distingue per il suo innovativo approccio alla danza e il suo impegno nella valorizzazione del corpo come strumento di espressione artistica e spirituale.
Il Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia, luogo simbolo della cultura antica e della ricerca archeologica, offre un suggestivo palcoscenico per questa esposizione, creando un dialogo tra il patrimonio storico e l’arte contemporanea della danza, nella sua suggestiva Sala dello Zodiaco del Ninfeo, con gli affreschi della volta dedicati ai segni zodiacali e al volgere delle stagioni.
La mostra: un percorso tra arte e memoria
L’esposizione si sviluppa attraverso diverse sezioni tematiche:
- Le origini di Jia Ruskaja, con scatti che rivelano i suoi primi anni di formazione e la nascita del suo stile unico, in particolare quelli di Anton Giulio Bragaglia degli anni 1920-23, autografate dall’autore;
- La danza e l’anima, una raccolta di immagini che esplorano il legame tra la sua filosofia artistica e la sua pratica coreografica;
- La visione femminile, con fotografie che celebrano il ruolo della donna nell’arte e nella società, un tema caro a Ruskaja, con i ritratti glamour di Ghitta Carell del 1938, autografate dall’autrice.
A corollario l’esposizione due abiti di scena degli anni Trenta del Novecento utilizzati da Ruskaja per le sue coreografie, così da offrire un quadro completo e coinvolgente della sua eredità culturale.
La mostra è l’ultimo evento della programmazione 2024 della Fondazione dell’Accademia Nazionale di Danza nell’ambito del settore Promozione danza ricambio generazionale del Fondo Unico dello Spettacolo – Ministero della Cultura, che ha come tema l’Innovazione. Esso sviluppa i due precedenti percorsi Storia e Bellezza, realizzati nel 2022 e nel 2023. L’esperienza dei saperi indagati durante il primo e il secondo anno, hanno reso possibile la diffusione della poetica ruskajana tramite una rete di collaborazioni nazionali con diverse scuole di danza ed istituti interessati. Ciò ha permesso di aumentare la consapevolezza sull’importanza della danza libera del Novecento italiano, rafforzando ed ampliando il coinvolgimento e la partecipazione dei danzatori/coreografi dei territori coinvolti.
Innovazione e nuovi modelli ruskajani
A rendere innovativo l’allestimento – che è interamente progettato e curato da Cornelia Bujin – è la partecipazione di tre artiste italiane, Annalisa Cervone, Clarissa Lapolla e Simona Gasperini, le quali rielaborano secondo una personale visione estetica e poetica le immagini ruskajane. I lavori proposti – appositamente commissionati per l’occasione – declinano le pose della tartara danzante con scatti in doppia esposizione, in movimento e in forma di collage. In questo modo nasce un dialogo attivo tra le immagini del passato e quelle del presente, in un confronto che crea innovazione/rivolgimenti/tumulti tra due mondi apparentemente lontani, ma legati tra loro da Ruskaja stessa. Comunicare con la fotografia significa raccontare e descrivere il contesto socio-antropologico di una determinata epoca: la foto rappresenta il perpetuo modificarsi di tendenze, costumi, e modi di essere, segnando perfettamente la storia e la memoria dell’uomo. Ruskaja è considerata diva e icona glamour della danza libera italiana, in grado di celebrare il mito della classicità i cui codici e valori estetici si ritrovano nella sua poetica. Pertanto è stata presa a modello per rievocare un periodo di grande fermento artistico, ma nello stesso tempo è l’immagine che si fa futuro.
Inaugurazione
L’inaugurazione, prevista per il 13 dicembre alle ore 18.00, vedrà la performance in site specific di Erica Modotti (danzatrice e coreografa) e Valentina Moriggi (violinista) che evocheranno in una chiave del tutto contemporanea ed improvvisativa l’arte coreutica ruskajana al fine di rendere omaggio all’arte coreutica di Jia Ruskaja.
LE ARTISTE
Annalisa Cervone, fotografa e antropologa visiva e semiotica dell’immagine. Da più di un decennio si serve della fotografia per creare un linguaggio visivo alternativo alle narrazioni iconiche dominanti. Ha esposto in Italia e all’estero. Insegna filosofia e storia nei licei.
Simona Gasperini, pittrice e artista poliedrica nel campo del collage e mix media. Incontra l’arte da piccolissima come risposta ad una urgenza espressiva molto forte. Ricordi vividi di figure ritagliate, incollaggi, fantasiose sperimentazioni, di curiosità inesauribile. Ha esposto in numerose mostre personali e collettive affiancando alla produzione l’attività di operatrice artistica, organizzando corsi e laboratori creativi presso associazioni culturali, scuole, onlus ed imprese sociali.
L’artista ci offre fluttuazioni realistico-fantastiche ricorrendo alla tecnica del collage – recuperato dalle sperimentazioni dell’infanzia – e qui utilizzato non in chiave paratattica ma come assemblaggio per la costruzione e la sintesi di una storia.
Clarissa Lapolla, è fotografa di scena e videomaker specializzata nel settore teatrale. Dopo aver completato i suoi studi in fotografia di scena presso l’Accademia del Teatro alla Scala di Milano, decide di riportare la sua esperienza e competenza nella sua città natale, Bari. Dal 2014 avvia una brillante carriera professionale che la porta a collaborare con importanti Istituzioni culturali sia in Italia che all’estero. Attualmente collabora con la Fondazione Teatro Petruzzelli, il Festival della Valle d’Itria e la Camerata Musicale Barese, realtà che insieme a molte altre, hanno scelto il suo sguardo per raccontarsi. Il suo portfolio include collaborazioni con il Teatro Stabile di Torino, il Great Friends Dance Festival di Newport (USA), il TanzArt Ostwest Festival di Giessen (Germania), il Premio Roma Danza, tra molti altri. La sua arte ha varcato i confini nazionali, evidenziandosi anche in produzioni internazionali.
Erica Modotti, danzatrice e coreografa. Formatasi alla scuola di danza Ceron di Udine, dove ha studiato danza classica e moderna, perfeziona la sua formazione coreutica a Milano in concomitanza con il percorso universitario al Politecnico in Design degli Interni concluso con il massimo dei voti. Nel 2023 si diploma con il massimo dei voti e la lode in Didattica Danza Contemporanea presso l’Accademia Nazionale di Danza a Roma. Consegue diplomi per approfondire l’insegnamento della danza moderna, sbarra a terra, acrofloorwork e un percorso di studi biennale per l’insegnamento della danza classica. Si è esibita come danzatrice e coreografa in manifestazioni nazionali ed internazionali. Insegna danza moderna e contemporanea in Italia e all’estero.
Valentina Moriggi, violinista. Consegue il diploma di violino al Conservatorio Santa Cecilia a Roma. La sua esperienza musicale è arricchita da numerosi concerti in orchestra e in gruppi da camera, in Italia e all’Estero. Partecipa a manifestazioni di fama internazionale come il Festival di Ravello o il Festival dei Due Mondi a Spoleto e si esibisce in formazione orchestrale sotto la direzione di Donato Renzetti, Lior Shambadal e Antonio Pappano. Oggi è concertino dei primi violini dell’Orchestra Europa InCanto con la quale collabora dal 2018 prendendo parte a stagioni sinfoniche e operistiche in Italia e all’Estero nei più prestigiosi teatri come il Teatro San Carlo a Napoli, il Teatro Argentina a Roma, il Teatro La Pergola a Firenze, etc. Attualmente è anche spalla dei Secondi Violini dell’Orchestra Domenico Mazzocchi, e secondo violino dell’Ensamble Apollon. Membro del Cluster Ensamble di musica contemporanea con il quale si esibisce in numerosi Festival e istituzioni come il Civita Festival e l’Accademia Chigiana.

TEORIA E TECNICA DELL’ORCHESTICA
Novembre 14, 2024NUOVI PASSI VERSO LA CONTEMPORANEITÁ
Teatro “Ronconi” – Gubbio
21-23 novembre 2024
WORKSHOP – lezioni teoriche e laboratorio di danza
Progetto rivolto in forma di borsa di studio a giovani danzatori che desiderino cimentarsi nella
conoscenza dello stile e della poetica di Jia Ruskaja, pioniera della Danza Libera italiana e
fondatrice dell’Accademia Nazionale di Danza, attraverso due giornate dedicate all’improvvisazione
e rielaborazione in forma contemporanea dell’Orchestica ruskajana. La restituzione del lavoro
svolto sarà presentata presso il Teatro Comunale “Luca Ronconi” di Gubbio.
Progetto ideato e organizzato dalla Fondazione dell’Accademia Nazionale di Danza per il progetto
2024 “Innovazione” dedicato a Jia Ruskaja nell’ambito del settore “Promozione danza ricambio
generazionale” del Fondo Unico dello Spettacolo – Ministero della Cultura.
In collaborazione con GubbioDanz’WeekCompetition24.
OBIETTIVI DEL PROGETTO E FINALITÀ
Il workshop promuove la danza ed il ricambio generazionale valorizzando e diffondendo la
conoscenza tecnica, storica, artistica, filologica dell’Orchestica, tecnica creata da Jia Ruskaja,
fondatrice dell’Accademia Nazionale di Danza. Tale disciplina è un bene artistico culturale
immateriale che si inserisce nel patrimonio coreutico italiano, oggi, purtroppo, del tutto dimenticata.
L’Orchestica sarà analizzata e ricostruita secondo un linguaggio che guarda al passato ma ristudiato
in un’ottica contemporanea.
L’ORCHESTICA
L’Orchestica è quell’insegnamento nato negli anni Trenta del Novecento dalle ricerche personali di
Jia Ruskaja, che le ha permesso di creare una poetica coreutica ispirata all’antica Grecia: un mondo
ellenico immaginario ricostruito e rielaborato. L’Orchestica esprime emozioni attraverso il
gesto/movimento che si fa danza, con questo intento teorico Ruskaja crea una vera e propria
disciplina che introdurrà ben presto nelle sue Scuole. La disciplina propugnava semplicità,
naturalezza e un senso profondo e intenso del movimento, evocando la comunione tra le arti.
L’Orchestica è stata utilizzata e praticata fino agli inizi degli anni Settanta del Novecento, dopo la
morte di Ruskaja è del tutto scomparsa. Attraverso i documenti d’archivio e il materiale video a
disposizione è stato possibile realizzare una ricerca teorica al fine di ricostruire questa metodologia
cosi da rigenerarla attraverso questo workshop, che comprende lezioni teoriche laboratoriali.
WORKSHOP: DALLA PROGETTAZIONE ALL’AZIONE
Il workshop è costruito attraverso un sapere artistico fondato sulla ricerca storica e la memoria. Gli
studenti e/o giovani artisti coinvolti lavoreranno sulle ricerche coreutiche di Ruskaja. Alle lezioni
teoriche dedicate all’analisi metodologica del fenomeno coreutico creato da Ruskaja, si passerà poi
ad attività laboratoriali pratiche, durante le quali i partecipanti impareranno alcune delle ‘pose’
dell’orchestica attraverso gli esempi portati dalle docenti, ma anche sulle immagini e sui video a
disposizione. Il laboratorio sarà strutturato secondo una metodologia learning by doing in maniera
innovativa, ma soprattutto agile e flessibile. Pertanto, lo studio teorico avrà un riscontro pratico così
da imparare attraverso l’azione; l’apprendimento riguarderà prima di tutto contenuti culturali,
attitudini di un’epoca passata rinnovati con le capacità delle innovazioni del presente ad esse
connesse, in particolare l’improvvisazione sarà l’elemento inedito che garantirà una visione
‘altra’ del mondo ruskajano. In questo modo l’Orchestica sarà rielaborata dagli stessi partecipanti,
mettendo in campo le loro abilità e capacità personali, cosi da dare vita a nuove composizioni
contemporanee. Tale esperienza sarà utile a sviluppare individui consapevoli e non semplici
“ripetitori” di un ritrovato stile coreutico.
UTENZA COINVOLTA
Danzatori e aspiranti coreografi con competenze di danza di livello intermedio/avanzato.
MODALITÀ DI PARTECIPAZIONE
Per partecipare è necessario iscriversi entro il 15/11/24 inviando una mail a info@fondazioneand.it
allegando curriculum vitae. Per ulteriori informazioni chiamare: +39 3401480659
Si ricorda che allo spettacolo finale saranno scelti i danzatori ritenuti idonei dallo staff FAND.
Si consiglia di portare per la restituzione finale un capo di abbigliamento consistente in pantalone e
maglietta/body di colore grigio in tutte le possibili tonalità.
Saranno ammessi un massimo di 25/30 danzatori.
STRUTTURA DEL WORKSHOP
Il Workshop è suddiviso in due incontri da quattro ore cadauno.
Primo incontro
Teoria (1h):
- 1. Introduzione storica su Jia Ruskaja;
- 2. Nascita dell’Orchestica;
- 3. Metodologia dell’Orchestica;
- 4. Fotografie e video sull’Orchestica.
Laboratorio (3h):
- 1. Riscaldamento con elementi di Orchestica;
- 2. Pose fondamentali dell’Orchestica;
- 3. Assimilazione delle pose attraverso esercizi
- 4. Individuali e di gruppo;
- 5. Spunti ed elaborazioni personali cellule coreografiche.
Secondo incontro
Laboratorio (4h):
- 1. Riscaldamento con elementi di Orchestica;
- 2. Improvvisazione e Orchestica;
- 3. Interpretazione di una cellula coreografica secondo la rielaborazione dell’Orchestica del docente;
- 4. Coreografia di gruppo.
METODOLOGIA
FONDAZIONE
DELL’ ACCADEMIA
La metodologia utilizzata fa riferimento alle ricerche storiche condotte sull’Orchestica ruskajana applicate alla contemporaneità attraverso un linguaggio improvvisativo.
Il workshop è stato costruito sotto l’egida della Presidente della Fondazione dell’Accademia Nazionale di Danza, prof.ssa Chiara Zoppolato, ex-allieva e danzatrice di Jia Ruskaja, la quale ha supervisionato l’intero progetto.
RISULTATI ATTESI
- incentivare la capacità di osservazione e analisi di differenti linguaggi di danza;
- interrogarsi sull’evoluzione delle modalità d’espressione e di comunicazione corporea;
- conoscere e riconoscere il valore del patrimonio coreutico italiano;
- allenare la capacità di comporre cellule coreografiche partendo do elementi dati.
COSTI
Il workshop è finanziato dalla FAND in forma di borsa di studio; ai partecipanti verrò rilasciato un
attestato di partecipazione.
DOCENTI COREOGRAFE
Maria Cecere
Erica Modotti
SUPERVIZIONE TECNICA
Chiara Zoppolato
DIREZIONE ARTISTICA
Gianluca Bocchino
DEA – Dance, Exhibition & Arts
Dicembre 19, 2023Percorso di arti condivise nella mostra personale
di Simona Gasperini ispirata a Jia Ruskaja
a cura di Gianluca Bocchino
21 dicembre 2023 – 21 gennaio 2024
Impact Hub Roma, Via Palermo 41, 00184 Roma
La Fondazione dell’Accademia Nazionale di Danza presenta DEA – Dance, Exhibition & Arts, l’iniziativa all’insegna dell’arte coreutica nel nome di Jia Ruskaja – fondatrice dell’Accademia Nazionale di Danza – dedicata alle arti performative e visive quali pittura, poesia, danza, musica e videoarte. L’evento è a cura di Gianluca Bocchino, con la direzione artistica di Chiara Zoppolato.
In occasione dell’evento, dal 21 dicembre 2023 al 21 gennaio 2024, negli spazi di Impact Hub Roma, saranno esposte tre installazioni dell’artista Simona Gasperini ispirate a Jia Ruskaja: ad accompagnarle, le poesie di Maria Novella Tasselli che dialogano con le opere di Gasperini. Durante il vernissage e il 13 gennaio 2024, Maria Cecere ed Erica Modotti insieme a Angela Di Fede e Luca Marchi eseguiranno alcune coreografie partendo da uno studio sull’orchestica ruskajana, con musica dal vivo a cura del Duo Michieletto (violino Cecilia Michieletto, violoncello Greta Michieletto) dell’Orchestra Giovanile Fontane di Roma.
Nel percorso, la videoistallazione di Fabio Caputo e Annamaria Cuzzelli, ispirata all’inedito ruolo di attrice-danzatrice di Jia Ruskaja nel film Gli ultimi giorni di Pompei (1926).
Il 21 dicembre ed il 13 gennaio sono previste due performance, la prima alle ore 18:00 la
seconda alle ore 19:30.
Il parterre di nuovi e giovani artisti conclude la programmazione del progetto “Bellezza” (2023) dedicato a Jia Ruskaja nell’ambito del settore “Promozione danza ricambio generazionale” del Fondo Unico dello Spettacolo (FUS) del Ministero della Cultura (MiC).
“DEA propone una sinergia delle arti – afferma Gianluca Bocchino, curatore del progetto – suggestioni antinomiche vissute tra mancate impressioni e psicosi magiche collettive, ispirate alla ‘dea’ Ruskaja, icona, codice e logos da cui il tutto si genera adesso come allora quando fu fonte di ispirazione per Giacomo Balla, Fortunato Depero e per scultori come Egle Pozzi Biginelli ed Herbert von Ledermann-Wartberg, grazie a nuovi e giovani artisti”.

Bellezza: il fascino Ruskaja
Giugno 2, 2023Mostra di pittura
Opere di
Simona Gasperini
Leonildo Bocchino
A cura di
Adele Della Sala
8 giugno 2023
Biblioteca dell’Accademia Nazionale di Danza
Via delle Terme Deciane 15/A – ROMA
L’arte figurativa per Jia Ruskaja è sempre stata un importante veicolo di Bellezza, laddove l’osservazione e la contemplazione dell’arte pittorica e scultorea di ogni epoca è stata fonte di ispirazione per la sua poetica coreutica. In particolare le sue prime composizioni di danza si ispiravano a bassorilievi ellenici e alle decorazioni figurative della ceramografia greca.
È stata Ruskaja stessa fonte di ispirazione per numerosi artisti a lei contemporanei, da Giacomo Balla a Fortunato Depero, fino a scultori come Egle Pozzi Biginelli e Herbert von Ledermann-Wartberg.
Così come nel 1949, all’indomani della nascita dell’Accademia Nazionale di Danza, Ruskaja bandisce (unitamente con il Ministero dell’Istruzione) un Concorso per un quadro e una scultura di danza per richiamare l’attenzione sui problemi di interpretazione della danza attraverso la lente privilegiata delle arti figurative.
Su questa scia, la Fondazione dell’Accademia Nazionale di Danza, ha inteso realizzare all’interno del Galà Ruskaja una prima mostra di pittura dal titolo Bellezza: il fascino Ruskaja.
I due artisti coinvolti, Simona Gasperini e Leonildo Bocchino, si sono lasciati ispirare dalla Bellezza di Ruskaja declinando la loro arte pittorica a favore dell’icona ruskajana.
Nella mostra, allestita presso la Biblioteca dell’Accademia Nazionale di Danza, oltre ad una esposizione di opere figurative, di cui alcune inedite commissionate appositamente per l’occasione, sono esposte anche opere d’arte appartenute alla danzatrice e che oggi fanno parte del patrimonio FAND.
Note sugli artisti
Simona Gasperini è un’artista visiva che ha iniziato a cimentarsi con le mostre con il Collage a partire al 2009: da allora ha ricevuto consensi e critiche positive un po’ ovunque. Vanta una grande esperienza come insegnante e attivatrice culturale presso l’associazione Ultrablù e presso enti di notevole importanza sociale, come Comunità Capodarco (ente di servizi sociali dedicati alla disabilità fisica e mentale minori in stato d’abbandono disagio giovanile famiglie a rischio immigrazione), il CEIS (centro italiano di solidarietà fondato da Don Mario Picchi e dedicato alla cura e all’accoglienza di persone fragili), Ecad (Ebraismo culturale e arti drammatiche legato all’università di Tor Vergata). La sua lunga esperienza professionale la rende perfetta per progetti che mettono l’arte al centro di un discorso umano profondo e inclusivo.
Leonildo Bocchino artista sannita dalla vocazione figurativa; ha appreso dalla scuola di Francesco De Cesare (1940-1993) il piacere per la combinazione dei colori primari e secondari, invadendo le sue tele di figure enormi, non perfette, dal sapore metafisico, senza dimenticare una vena di puro astrattismo. Inizia la sua attività negli anni Sessanta partecipando a concorsi e mostre collettive. La sua poliedricità cromatica lo porta ad esporre in numerose città italiane ed estere (Napoli, Cremona, Piacenza, Roma, Pompei, Parigi, etc). L’equilibrio e l’armonia sono la sua priorità per questo nascono le Grandi Mostre Tematiche: Pompei: emozioni, sognando miti ed eroi (1996); Etruschi: nel Microcosmo dell’Etruria (2005); Sanniti: luci e colori di Leonildo Bocchino (2009); Genius loci (2015); La traviata a colori (2018); Tosca (2021); Jesus Christ Multicolor: i colori di un Dio (2022).

Incontro con gli studenti
Giugno 2, 2023in occasione della realizzazione del volume Jia Ruskaja. La dea danzante di Gianluca Bocchino
La Fondazione dell’Accademia Nazionale di Danza in collaborazione con la Biblioteca dell’Accademia Nazionale di Danza di concerto con la Direzione Artistica dell’Accademia Nazionale di Danza, in occasione della realizzazione del volume Jia Ruskaja. La dea danzante di Gianluca Bocchino (NeoClassica Editore), ha programmato due incontri con gli studenti dell’Accademia, al fine di far conoscere nuove inedite informazioni sino ad ora sconosciute sulla fondatrice dell’AND.
I due incontri sono aperti a tutti gli studenti dell’Accademia con particolare riferimento a coloro che intendono conseguire i CFA. Pertanto si ricorda agli studenti che è necessario seguire entrambi gli incontri. Essi sono così suddivisi:
- Mercoledì 31 maggio ore 18-20 presso la Biblioteca dell’Accademia Nazionale di Danza;
- Giovedì 8 giugno ore 17:30-19:30 preso il Teatro Ruskaja dell’AND.

Galà Ruskaja
Giugno 2, 2023Nel segno della Bellezza
La Fondazione dell’Accademia Nazionale di Danza nel percorso della sua programmazione triennale, quest’anno ha affrontato il tema Bellezza declinandolo attraverso la figura della sua fondatrice Jia Ruskaja.
L’evento inaugurale di tale programmazione si svolgerà giovedì 8 giugno 2023 alle ore 17.30 presso il Teatro Ruskaja dell’Accademia Nazionale di Danza.
Durante l’evento sarà presentato al pubblico il Jia Ruskaja. La dea danzante di Gianluca Bocchino.
Il volume – edito da NeoClassica e in libreria dal 15 giugno – costituisce la prima biografia scientifica contenente informazioni e fotografie inedite della danzatrice tartara, giunta in Italia nel 1921 con il nome di Evgenija Borissenko.
L’evento è realizzato dalla Fondazione dell’Accademia Nazionale di Danza per il progetto 2023 “Bellezza” dedicato a Jia Ruskaja nell’ambito del settore “Promozione danza ricambio generazionale” del Fondo Unico dello Spettacolo (FUS) del Ministero della Cultura (MiC).
L’evento vede il Patrocinio della Regione Lazio.
Sino ad oggi non era stato possibile ricostruire il suo percorso storico-biografico, per via delle scarse fonti certe; ma con il ritrovamento di nuovi documenti, conservati presso l’Archivio Storico della Fondazione dell’Accademia Nazionale di Danza – in cui è convogliato anche l’Archivio privato di Ruskaja – l’autore Gianluca Bocchino ha riportato nel libro in maniera rigorosa la vita di una delle figure più discusse del XX secolo.
Danzatrice, coreografa e teorica della danza fondò l’Accademia nel 1948 e successivamente, nel 1963, L’Opera dell’Accademia Nazionale di Danza oggi Fondazione, per prestare assistenza morale e materiale agli studenti.
Grazie alle conoscenze teorico analitiche, intrecciate con le pratiche e la ricerca, Ruskaja ha creato l’impostazione pedagogica e il percorso formativo che oggi sono alla base degli studi coreutici: la sua indagine aperta a un’ottica internazionale fu anticipatrice dell’impostazione universitaria che ha oggi l’Accademia Nazionale di Danza.
“La Signora” – così la chiamavano le sue allieve, di cui il volume è ricco di testimonianze – è stata diva e icona glamour della danza libera italiana; ha intessuto rapporti pubblici e privati con le maggiori personalità della cultura, dell’arte e della politica del Novecento; ha conosciuto politici e statisti come Dino Alfieri, Giuseppe Bottai, Gaetano Martino, Aldo Moro, Giulio Andreotti. Ha ballato con Anita Amari, Cia Fornaroli, Charlotte Bara. Ha convolato in seconde nozze con Aldo Borelli, direttore dal 1929 al 1943 del Corriere della Sera. È stata ritratta da Fortunato Depero, Giuseppe Amisani, Giacomo Balla, Enrico Prampolini. A lei hanno dedicato poesie Trilussa, Aldo Palazzeschi, Maria Brusati Ferrario.
Il libro racconta in maniera scientifica senza tralasciare il lato romantico e avventuroso, la vita di una donna dalla personalità volitiva e attraente, la cui intelligenza e sagacia le hanno concesso di entrare nel mondo coreutico a partire dagli anni del Futurismo, per ritrovarsi regina della danza nel ventennio fascista, superando con non poche difficoltà la Seconda guerra mondiale ed entrando negli anni repubblicani attraverso un savoir-faire dal sapore democristiano.
La sua forte personalità, sintesi di varie epoche, etnie e temperamenti l’hanno resa Jia Ruskaja, la dea danzante.
Durante la serata saranno eseguite due coreografie ruskajane tratte dal celebre film Giuditta e Oloferne (1928) di Baldassarre Negroni, di cui la stessa Ruskaja fu protagonista. Le danze sono state ricreate impegnando due giovani studenti dell’Accademia Nazionale di Danza (Erica Modotti e Simone Martinelli) sia nell’interpretazione, sia nella ricostruzione degli abiti di scena.
I giovani artisti hanno studiato e analizzato i brani e hanno condotto una ricerca sullo stile coreutico della danzatrice tartara, coadiuvati dall’esperienza esperienza di allieva di Ruskaja di Chiara Zoppolato, che li ho supportati e seguiti nella ricostruzione.
Infine, la FAND ha incaricato un giovane dress designer per la realizzazione degli abiti di scena – perduti – indossati da Ruskaja nel film, con particolare attenzione alle stoffe e agli elementi decorativi dei costumi al fine di ricreare una performance filologicamente corretta.

Jia Ruskaja. La dea danzante.
Giugno 2, 2023La storia della donna diva e icona glamour del Novecento italiano fondatrice dell’Accademia Nazionale di Danza e della Fondazione dell’Accademia Nazionale di Danza, attraverso foto inedite e documenti mai rivelati.
Il nuovo libro di Gianluca Bocchino racconta in maniera inedita la vita di Jia Ruskaja (1902-1970), fondatrice della più antica Istituzione di Danza sul territorio nazionale: l’Accademia Nazionale di Danza di Roma.
Il volume è realizzato dalla Fondazione dell’Accademia Nazionale di Danza per il progetto 2022 “Storia” dedicato a Jia Ruskaja nell’ambito del settore “Promozione danza ricambio generazionale” del Fondo Unico dello Spettacolo (FUS) del Ministero della Cultura (MiC).
Il volume – edito da NeoClassica e in libreria dal 15 giugno – costituisce la prima biografia scientifica contenente informazioni e fotografie inedite della danzatrice tartara, giunta in Italia nel 1921 con il nome di Evgenija Borissenko.
Danzatrice, coreografa e teorica della danza fondò l’Accademia nel 1948 e successivamente, nel 1963, L’Opera dell’Accademia Nazionale di Danza oggi Fondazione, per prestare assistenza morale e materiale agli studenti.
Grazie alle conoscenze teorico analitiche, intrecciate con le pratiche e la ricerca, Ruskaja ha creato l’impostazione pedagogica e il percorso formativo che oggi sono alla base degli studi coreutici: la sua indagine aperta a un’ottica internazionale fu anticipatrice dell’impostazione universitaria che ha oggi l’Accademia Nazionale di Danza.
Il volume si completa di quattro testimonianze di allieve storiche, che mettono in rilievo l’aspetto umano e pedagogico di Ruskaja.
La postfazione è di Francobaldo Chiocci, noto giornalista e docente della LUISS, che fu ufficio stampa e amico della danzatrice, il quale propone un inedito ricordo di quell’antica amicizia.
Oltre alle informazioni inedite, il volume è corredato da splendide fotografie mai pubblicate, provenienti dall’archivio privato ruskajano.
Dalla quarta di copertina:
Jia Ruskaja (Kerč’ 06/01/1902, Roma 19/04/1970) è stata una danzatrice, coreografa, teorica della danza; ha fondato l’Accademia Nazionale di Danza e la Fondazione dell’Accademia Nazionale di Danza.
Diva e icona glamour della danza libera italiana, ha intessuto rapporti pubblici e privati con le maggiori personalità della cultura coreutica, artistica e politica nazionale e internazionale.
L’intelligenza e la sagacia le hanno concesso di entrare nel mondo coreutico pur non essendo una danzatrice di formazione, percorrendo con disinvoltura gran parte del Novecento italiano, a partire dagli anni del futurismo, per ritrovarsi regina della danza nel ventennio fascista.
Ha superato la seconda guerra mondiale con non poche difficoltà, entrando negli anni repubblicani attraverso un savoir-faire dal sapore democristiano.
Ruskaja è stata una delle figure più discusse del XX secolo a causa delle sue idee poetiche, artistiche e politiche che nell’Italia repubblicana degli anni Settanta e Ottanta risultavano scomode e anacronistiche.
Sino ad oggi non è stato possibile ricostruire il suo percorso storico-biografico per via delle scarse fonti certe. Con il ritrovamento di nuovi documenti storici da poco analizzati è stato possibile ricostruire in maniera scientifica la vita di Ruskaja.
Oltre alle informazioni inedite, il volume è corredato da splendide fotografie mai pubblicate.
Poetessa della danza è stata una creatura dalla personalità volitiva e attraente, sintesi di varie epoche, etnie e temperamenti in un contrasto di accordi. Tutto questo è Jia Ruskaja: la dea danzante.
L’AUTORE
Gianluca Bocchino, professore e ricercatore, si occupa principalmente di musicologia, archivistica musicale e coreutica. Ha pubblicato saggi e studi sui suoi campi d’indagine, tra questi la monografia Raffaello Baralli principe dei paleografi musicali italiani: studio critico ed inventario dell’archivio (2019).
Professore a contratto presso l’Università di Cassino e dell’Italia Meridionale, collabora con l’Accademia Nazionale di Danza e la Fondazione dell’Accademia Nazionale di Danza.
Ha dedicato le sue ultime ricerche all’archivio privato Jia Ruskaja, dando vita al presente volume.
